Chiesa San Berdando - Cesana

Chiesa di San Bernardo

(Cesana – Lentiai- dal 2019 confluita nel comune di Borgo Valbelluna)

La chiesa, posta sulle rive del fiume Piave vicino all’antico traghetto, ha origini che risalgono al XII°secolo ed è dedicata al monaco cistercense S.Bernardo, protettore del contado di Cesana.

La prima attestazione risale al 1295, ad essa seguirono nei secoli altre citazioni a testimonianza dell’importanza della chiesa e della sua frequentazione.

La chiesa, ad aula unica con porta laterale, ha subito modifiche nel corso dei secoli. Nel XVI° sec. fu ampliata conglobando un edificio preesistente per formare l’abside, venne aperta una porta laterale e per due volte l’edificio fu sopraelevato. Gravemente danneggiata nel corso della prima guerra mondiale fu risistemata nel 1938. Dopo un periodo di abbandono fu oggetto di un massiccio restauro iniziato nel 2008 ed è tuttora oggetto di operazioni di recupero e riqualificazione. Durante i recenti restauri sono emersi affreschi che si collocano tra la seconda metà del XIII° e la fine del XIV° sec. e sembrano dovuti alla mano di quattro Maestri.

Entrando dalla porta laterale

La parete di fondo dell’attuale presbiterio ospita la pala d’altare "Madonna con Bambino in gloria – S. Carlo Borromeo e santi Bernardo di Chiaravalle (in abito bianco, pastorale) con demonio incatenato (segno della vittoria sulle tentazioni ) e Cassano vescovo". Attribuzione dubbia. (Francesco Frigimelica il Vecchio sec XVII°?)

Controfacciata dell’attuale presbiterio

Sotto il tetto a capanna, dove sono evidenti i segni dell’innalzamento, c’è l’ "Annunciazione" con a sin. Angelo inginocchiato entro un’architettura giottesca la cui prospettiva sembra convergere verso il presbiterio e a dx. la Vergine su uno scanno marmoreo con una mano sul petto e l’altra sul ventre.

Sotto l’Annunciazione: a dx. "Madonna con Bambino in trono con a sinistra S. Giovanni Evangelista con mantello e libro e a destra S Giovanni Battista che indica Gesù".

A sin. Trittico con ” S.Bartolomeo, S.Bernardo e S. Pietro”.

Nelle pareti laterali si intuisce un progetto organico di decorazione.

Parete di sinistra (guardando l’altare)

1° gruppo: "S. Giovanni Battista – Santo Vescovo- Santo con spada"

2° gruppo: lacunoso per l’apertura della finestra. Aveva in origine 5 figure, ora visibili solo tre:

"S. Marco, Santo con spada, Santo Vescovo" forse attribuibili a un secondo Maestro.

Parete di destra

Figure illeggibili, poi un gigantesco "S. Cristoforo" e una piccola "Santa con freccia" ( S. Orsola?) attribuite al terzo Maestro.

Nelle due pareti si contrappongono due dittici del XIV° (attribuibili al quarto Maestro) che rappresentano a sin. "S. Antonio Abate e santo vescovo", a dx. "Madonna con Bimbo e santo".  

Tutt’intorno si intuisce l’esistenza di un velario: un drappo in bianco e rosso nella parte inferiore, una fascia a carnose inflorescenze e mezze palmette nella porzione superiore.

Notizie tratte da “Tesori d’arte nelle chiese del Bellunese” Sinistra Piave. A cura di Tiziana Conte – Provincia di Belluno- Dolomiti editore.

CONTEA DI CESANA

Cesana, elevata a contea poco prima dell’anno mille, era un antico feudo, con proprio Statuto, situato tra le due sponde del fiume Piave, nella parte sud della Valbelluna, in un punto strategico dove le zattere, che da Perarolo andavano a Venezia per trasportare legname e altro materiale, si dovevano fermare, qui venivano scaricate e ricaricate cento metri a valle, per la presenza di rapide (ora c’è uno sbarramento), dopo aver pagato il dazio per il transito ai Conti di Cesana.

Soppressa nel 1806 con decreto napoleonico, oggi restano il palazzo pretorio (XVI-XVII sec.) che era la sede del vicario che amministrava il territorio a nome del Conte, i resti dell’antico castello la cui torre fu demolita nel 1921 e, all’interno del borgo, la chiesa di S. Bernardo. All’esterno della chiesa, grazie ai recenti restauri, è emersa una raffigurazione dello stemma dei Conti di Cesana, signori del feudo.

Notizie tratte da WIKIPEDIA: Contea di Cesana (a cui si rimanda per notizie più approfondite.)

Per informazioni o apertura contattare il Consorzio turistico di Mel, centralino 0437 5441

 

Il progetto accoglie, nella convinzione che ciò favorisca la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, l'esperienza e la competenza della Scuola edile di Sedico C.F.S. (A cura di Daniela Mangiola: https://youtu.be/T-47QWkiqcg) che ha realizzato un laboratorio didattico di ricomposizione di intonaci della chiesa di San Bernardo sotto la guida di Danilo De Zaiacomo architetto e Natascia Girardi restauratrice. Questo è illustrato dal Vademecum (clicca qui per scaricarlo) e dal video a cura di Michele Rosset: https//youtu.be/AdKYLOgqfds  

 

 

 

 

Dati generali